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Cos’è una Japamala
Il lento cammino verso la consapevolezza
A prima vista una Japamala può apparire come un grazioso accessorio, in realtà si tratta di un antichissimo strumento utilizzato da yogi e ricercatori spirituali da tempo immemorabile.
La parola Japamala è composta dai termini sanscriti mālā, che significa ghirlanda, e japa, ripetizione.
Una japamala è un rosario che viene usato per la ripetizione rituale di mantra, nomi di divinità o preghiere in varie religioni: induista , buddista, cristiana e islamica , assumendo nomi differenti nelle varie tradizioni .
In lingua italiana la parola rosario deriva dall’antica usanza di offrire una ghirlanda di rose alla Vergine Maria, dove ogni fiore simboleggiava una preghiera alla Madonna .
IL MISTERO DEI NUMERI (108 GRANI + 1)
Ogni Japamala (chiamata spesso mala) è composta da 108 grani ( o sottomultipli: 54, 27, 9, tipiche nelle japamala da polso ), annodati a distanze regolari; questo numero, considerato sacro, si presta a varie interpretazioni. Il numero 1 rappresenta la consapevolezza suprema, lo 0 il cosmo, l’8 rappresenta gli aspetti della natura: spazio, aria, fuoco, acqua, terra, individualità (ashamkara), mente (manas) e intuizione percettiva (buddhi).
“La mente è davvero mutevole. Ma.. frequenta posti familiari. Perciò, mostrale spesso la delizia dell’essenza del Sé”
Jnaneshwar Maharaj
In alternativa, il numero 0 può essere attribuito a Shiva, l’8 a Shakti e il numero 1 la loro unione nello Yoga.
E un numero Harshad, ovvero un numero intero divisibile solo per la somma delle sue cifre. Harshad in sanscrito significa ” che dona gioia”.
Si dice che 108 siano i teschi della ghirlanda della dea Kali, 108 il numero delle reincarnazioni necessarie raggiungere la realizzazione finale e, ancora, per alcuni questo numero rappresenta l’universo, per il numero dei segni dello zodiaco (12) moltiplicato per il numero dei pianeti (9). Swami Satynanda Saraswati sottolineava in modo più pragmatico che questo è il numero adatto all’esperienza pratica, secondo gli antichi Rishi, senza che siano necessarie altre spiegazioni intellettuali. Per raggiungere un numero di 108 ripetizioni una mala da 54 pietre sarà quindi sgranata 2 volte , una japamala da polso da 27 pietre sarà ripetute 4 volte e una da 9 pietre, 12 volte.
Ogni Japamala contiene poi un elemento più grande e pesante detto meru o sumeru (guru bead), che può avere forme differenti; la sua caratteristica è quella di non venire mai oltrepassato mentre si sgrana la mala. Si dice rappresenti la connessione tra Maestro ed allievo e segna la fine di un ciclo di 108 ripetizioni oppure l’inizio di un nuovo ciclo nella direzione opposta, ruotando il rosario tra le mani.
Ciascun grano è tenuto tra il pollice e la parte interna del dito medio.
Il dito indice, che rappresenta l’ego, rimane disteso e non toccando i grani del Japamala viene tenuto fuori dalla pratica meditativa.
I materiali che compongono i grani di un Japamala possono essere svariati. Assai diffuse sono quelle di semi di rudraksha, legno di sandalo, semi di loto e pietre dure. Spesso terminano con una nappa pendente che con il suo movimento sinuoso ricorda l’energia prodotta durante la meditazione: è il simbolo di Sahasrara, il chakra della corona, il loto dai mille petali
JAPA YOGA
La pratica della ripetizione è detta japa e il suo obiettivo è quello di risvegliare la consapevolezza.
L’azione di mani, mente e cuore del praticante si focalizzano e i suoi sensi , ritirati all’interno (pratyhara) sono volti alla contemplazione della presenza onnipervasiva del Sé Cosciente . L’intenzione udibile, sussurrata o mentale del mantra, del nome di una divinità (oppure intenzione), induce lo stato di Dhyana (visione , meditazione) e Samadhi (l’unione con la Coscienza Assoluta).
Perchè utilizzare un Japamala
Il cuore dei Japamala Samsara
Acquamarina
CHAKRA: Vishudda - gola (V)
Amozzonite
CHAKRA: Anahata - il non colpito (IV)
Ametista
CHAKRA: Ajna - il terzo occhio (VI) e Sahasrara - Chakra della Corona (VII)
Apatite Blu
CHAKRA: Vishuddha - Chakra della gola (V)
Calcite Miele
CHAKRA: Manipura - Chakra del plesso solare (III)
Celestina
CHAKRA: V, VI, VII- della gola, terzo occhio, corona
Corallo Rosso
CHAKRA: Muladhara - Chakra della radice (I)
Corniola
CHAKRA: Muladhara, Svadhisthana, Manipura - i primi tre Chakra
Crisocolla
CHAKRA: IV Anahata - chakra del cuore V Vishuddha - chakra della gola
Crisoprasio
CHAKRA: Anahata - chakra del cuore (IV)
Diaspro Rosso
CHAKRA: Muladhara - Chakra della radice (I)
Fluorite Rainbow
CHAKRA: Ajna - Chakra del terzo occhio (VI)
Giada Verde
CHAKRA: Svadhishthana (II) e Anahata (IV)
Granato Rosso
CHAKRA: Muladhara, - Chakra della radice (I)
Labradorite
CHAKRA: Ajna - il terzo occhio (VI)
Lapislazzuli
CHAKRA: Ajna - il terzo occhio (VI)
Legno Fossile
CHAKRA: Muladhara - Chakra della radice (I)
Malachite
CHAKRA: Anahata - Chakra del Cuore (IV) e Manipura - Chkra del plesso solare (III)
Mokaite
CHAKRA: Svadhisthana e Manipura - Chakra dei plessi sacrale e solare ( II e III)
Occhio di Tigre
CHAKRA: Manipura - chakra del plesso solare (III)
Ossidiana
CHAKRA: Manipura - Chakra della radice (I)
Pietra di Luna
CHAKRA: Svadhisthana - plesso sacrale ( II ) e Ajna - Terzo occhio (VI)
Quarzo Fumè
CHAKRA: I Muladhara - chakra della radice
Quarzo Ialino
CHAKRA: tutti
Quarzo Rosa
CHAKRA: Anahata - Chakra del cuore (IV)
Rodocrosite
CHAKRA: Anahata - Chakra del cuore (IV)
Rodonite
CHAKRA: Anahata - Chakra del Cuore (IV) e Muladhara - Chakra della Radice (I)
Sodalite
CHAKRA: Vishuddha - Chakra della gola (V), Ajna - il terzo occhio (VI) Radice (I)
Tormalina Watermalon
CHAKRA: Anahata - chakra del cuore (IV)
Turchese
CHAKRA:
Vishudda - Chakra della gola (V)
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