Come curare i cristalli: la pulizia energetica delle pietre
In apparenza sono corpi solidi, inerti, ma, all’interno delle loro strutture, i cristalli sono vivi. Sorprendente, no? La scienza ha dimostrato che, se vengono collocati in un campo magnetico, sono in grado di raccoglierne le vibrazioni e contenerle. I reticoli cristallini funzionano come una sorta di batteria: emettono e assorbono energia elettromagnetica, quindi, prima di utilizzarli, andrebbero sempre riportati alla condizione originale.
Dobbiamo tenere a mente che prima di giungere nelle nostre mani i cristalli fanno molta strada: dopo essere stati estratti nei loro paesi d’origine, vengono classificati per forma e purezza, venduti tramite grossisti per poi essere esposti dai rivenditori finali. Nel loro peregrinare, assorbono l’impronta energetica di luoghi e mani diverse, ha quindi senso pulirli, purificarli, non solo per questioni igieniche, ma anche per consentirgli di ritornare a irradiare le loro benefiche frequenze naturali.
Tornare alle origini
Esistono diversi modi per purificare i cristalli, tuttavia, non tutte le pietre possono essere sottoposte ai medesimi trattamenti. Ad esempio, i cristalli con colori pastello tendono a sbiadire se lasciati troppo a lungo esposti ai raggi del sole, mentre gemme fragile e morbide come la Selenite, si scioglieranno letteralmente se vengono messe a contatto con l’acqua; non dobbiamo la sciarci trarre in inganno dal fatto che l’acqua sembri il mezzo più indicato per rimuovere polveri, detriti, e neppure che il suo scorrere e fluire energeticamente esprima il cambiamento e infonda dinamismo…
Purtroppo, per alcuni cristalli, è decisamente dannosa. Per venirvi in aiuto ho pensato di illustrarvi le tecniche di purificazione più semplici e sicure:
Fumigazione
Questa tecnica consiste nell’offrire i cristalli al fumo ottenuto dalla combustione di erbe, legni o resine. Si tratta di un’antica tradizione; i nativi d’America, ad esempio, usavano la Salvia Bianca per dare inizio alle loro cerimonie. Associato all’immagine della relazione esistente tra Terra e il Cielo, della transizione tra materia e spirito, il fumo, in quanto sostanza eterica, simboleggia perfettamente il dissolversi e, come tale, sublima ogni energia indesiderata. A questo effetto si sommano le fragranze sprigionate, come nel caso del Palo Santo (legno sacro in spagnolo), o dell’incenso che, oltre a purificare oggetti e ambienti, hanno un’azione calmante e rilassante.
Ritorno alla terra
Per ricaricare la loro energia è consigliato, di tanto in tanto, seppellire i cristalli nella terra per almeno una notte affinché possano sintonizzarsi nuovamente con il magnetismo terrestre. È un metodo particolarmente indicato per gemme di protezione come la Tormalina Nera, il Quarzo Fumé o l’Ossidiana.
BAGNO DI LUNA
Questo è un metodo valido per ogni cristallo. Esiste una magia misteriosa nel chiarore lunare e i cristalli prosperano nelle notti di luna piena: sarà sufficiente posizionarli sul davanzale, o su un tavolo vicino a una finestra, affinché siano avvolti dalla delicata e argentea luminescenza.
Vedi anche: Prendersi cura del proprio mala: una guida passo-passo
Esposizione solare
In contrasto con l’energia gentile, morbida e femminile della luce lunare, la luce del Sole rappresenta la controparte maschile, forte e vibrante. Proprio come una giornata assolata rallegra lo spirito, la luce solare energizza e conferisce forza ai cristalli. Attenzione però! Come abbiamo già anticipato, tende a sbiadire quelli vivacemente pigmentati (come l’Ametista e la Fluorite) pertanto dovremo evitare l’esposizione diretta lasciandoli protetti da una tenda che filtri la luce.
Esposizione al suono
Per rimuovere energie sedimentate si può ricorrere a un metodo potente: il suono. Quello prodotto da un gong, una campana tibetana, un diapason o dai cimbali è un suono chiaro e squillante in grado di restituire alle pietre il loro originale e più alto stato di vibrazione.
Esposizione ad altri cristalli
Esistono alcuni cristalli che non necessitano di pulizia e che, in realtà, aiutano le altre pietre a ritrovare la propria vibrazione originale. Selenite, Quarzo Citrino, Corniola, Ametista, Cianite sono tra questi rari tesori. Lasciare i cristalli su una lastra di Selenite o a contatto con una drusa di Ametista gioverà immensamente alle nostre pietre.
Tutti questi metodi sono efficaci, pertanto dipende da noi, e dalle nostre intuizioni, quale scegliere. Così come l’incontro tra due esseri energetici comincia con una scintilla, affinché l’interesse verso i cristalli resti acceso è necessario investire del tempo per conoscersi. È fondamentale fermarsi per toccarli, contemplare il loro colore, la forma e la dimensione…
Tutte queste piccole attenzioni ci aiuteranno a sintonizzarci sulla loro frequenza. Come in qualsiasi altra relazione, la negatività va eliminata per permettere che la comunicazione possa svolgersi liberamente. A volte potrebbe essere necessario del tempo, ma i cristalli, a differenza di noi umani, indaffarati a rincorrerà la vita, sanno aspettare pazientemente.
Monica
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